Nel corso degli ultimi decenni grandi mutamenti hanno interessato i sistemi sociali e trasformato le relazioni tra sfera sociale ed economica, tra dimensione locale e globale, tra gli individui e la collettività.
La società globalizzata si caratterizza per l’accelerazione dei processi (economici, sociali, culturali…) e la frammentazione delle identità individuali e collettive: in essa il singolo è chiamato ad affrontare in maniera individuale problematiche e rischi sistemici (Beck, Bauman), senza dimenticare le crisi sociali, economica e sanitaria concentrate negli anni 2008-2022.
Anche i processi decisionali e organizzativi mettono in evidenza l’inadeguatezza delle risorse individuali di fronte alla complessità delle sfide sociali e alla gestione dei beni e dei servizi di interesse generale. La possibilità di trovare soluzioni individuali ai problemi sociali diviene complicata in un’epoca in cui le sfide sociali si moltiplicano (la crescita delle diseguaglianze, la diffusione di modelli di produzione e di consumo de-contestualizzati, l’incontro tra popoli e culture diverse).
Nondimeno, in un simile panorama emergono iniziative in grado di affrontare alcuni problemi sociali emergenti, cioè quello che viene definito come campo dell'innovazione sociale (IS) e che ricollocano la dimensione collettiva al centro della struttura e dell’azione sociale (Giddens), in una prospettiva di sostenibilità dei sistemi sociali.
L’IS emerge in contesti in mutamento, anche di crisi, dove le relazioni e i processi sociali sono messi alla prova e possono assumere nuove configurazioni (creatività, riflessività). Concetto recente, l’IS risulta di notevole interesse per la capacità di sviluppare risposte dal basso (logica bottom-up) e di intervenire sulle modalità di interazione tra individui e gruppi sociali entro una dimensione territoriale definita.